Entro l’anno i lavori da un milione di euro per nuova copertura, riduzione del sito e impianto di illuminazione
TERAMO – Pubblico e privato insieme per recuperare e valorizzare tesori culturali e storici: è successo questo nella Domus romana di Madonna delle Grazie, dove l’intervento attraverso l’Artbonus ha permesso di mettere in sicurezza alcuni pavimenti per troppo tempo lasciati senza manutenzione e recuperarli alla fruibilità del pubblico nella loro. originaria posizione, con manufatti esattamente identici a quelli di epoca romana.
Ad illustrare l’intervento, che costituisce il primo di due lotti in cui è divisa l’operazione di restauro conservativo dell’area archeologica, è stata la Sovrintendente Rosaria Mencarelli (fresca di nomina alla direzione ‘sdoppiata’ Pescara-Chieti della Soprintendenza archeologica abruzzese), assieme al sindaco Gianguido D’Alberto, l’assessore alla cultura Andrea Core, il rup dei lavori del secondo lotto, l’architetto Antonio Zunno.
Il primo lotto di lavori hanno previsto il restauro e la conservazione dei mosaici e degli intonaci del sito, affidati alla ditta Sergio Salvati, per un importo complessivo di 87mila euro, 35mila dei quali garantiti dalla Fondazione Tercas (30mila euro) e dalla Fondazione Cingoli Nicola & figlio di Teramo (5mila euro). Tre le superfici pavimentali in battuto di cocciopesto interessate: “Abbiamo messo in sicurezza alcuni pavimenti – ha detto Sergio Salvati – e recuperato, nell’ultimo ambiente, oltre al mosaico anche due affreschi crollati e mai stati ritoccati: sono stati portati in piano e ricollocati nell’ambiente originario del sito archeologico per la ripresentazione, sostenuti da muri in terracruda che ripropongono l’ambiente com’era a suo tempo, per permettere al visitatore di vedere qual’era la situazione al momento del crollo“.
Entro la fine dell’anno partiranno i lavori, più consistenti, del secondo lotto, questi interamente finanziati dal Mibact, con un milione di euro. Il sito cambierà della Madonna delle Grazie cambierà volto perchè verrà ridimensionato delle parti non importanti che saranno reinterrate e la valorizzazione di quelle utili ai fini della didattica e del valore storico archeologico: sarà sostituita l’attuale copertura non efficace a proteggere il reperto dalla pioggia a vento, altre saranno coperte da lastre di vetro in basso, così come verranno ricostruire le passerelle e ampliate per la frubilità anche a visitatori con disabilità. Verranno infine realizzati l’impianto di illuminazione (che adesso non c’è) e quello di videosorveglianza.
“E’ una riqualificazione segno di una perfetta sinergia con le istituzioni del territorio – ha detto l’assessore alla cultura Andrea Core – e di come l’amministrazione non è ferma ma abbia voglia di investire e lavorare per portare a compimento la valorizzazione e dare nuova luce al patrimonio culturale storico della nostra città, vero volano per il rilancio del nostro territorio“.
Ascolta la Sovrintendente Rosaria Mencarelli, il direttore tecnico Sergio Salvati e l’assessore Andrea Core.